Nei paesi in cui è legale fumare a scopo ricreativo la cannabis, sta tornando di gran moda un oggetto particolare, una speciale ampolla pensata proprio per fumare la marijuana. In Italia è tuttora vietato questo tipo di utilizzo della cannabis (anche di quella light, che non si può fumare) ma, per togliervi la curiosità, vi raccontiamo qualcosa di più su questo strumento old style che si vede in tantissimi film adolescenziali americani: il famigerato bong. Ne troverete di ogni tipologia e fattura, da quelli più classici e seriosi fino a quelli dai colori psichedelici o con camere multiple, ma alla fin fine semplice o complesso che sia, il bong implica principalmente una cosa: divertimento garantito.
Cosè il bong per la cannabis
Il bong è un accessorio da sempre correlato al consumo di cannabis. Il suo secondo appellativo è pipa ad acqua e questo è il termine migliore per descrivere il suo funzionamento. Ci sono bong di diverse forme e dimensioni, molto spesso sono in vetro ma ne esistono di tantissimi altri materiali (come plastica, ceramica o ad esempio in bambù). Alla base del bong c’è un meccanismo molto semplice, similissimo a quello del narghilè, che permette al fumo aspirato di raggiungere la giusta temperatura passando attraverso una barriera d’acqua.
Il bong ha sempre avere queste componenti specifiche:
Alcuni bong più particolari hanno più camere per il filtraggio, per ottenere un’aspirazione più fluida del fumo, mentre altre hanno contenitori per inserire il ghiaccio per ottimizzare il raffreddamento.
Materiali più comuni : pro e contro
Acrilico
I bong in acrilico sono sempre più diffusi, forse la motivazione principale è che sono davvero leggeri, piuttosto resistenti agli urti e soprattutto sono particolarmente economici. Spesso sono prodotti in colori e forme piuttosto creativi e vivaci anche se solitamente peccano in eleganza. Forse per i fumatori saltuari potrebbero essere presi in considerazione, ma la verità è che in fatto di aromi l’acrilico è da sconsigliare. Infatti questi prodotti poco costosi hanno una resa piuttosto scarsa rispetto ad altri materiali un po’ più preziosi in quanto con il surriscaldamento producono spesso odori artificiali che finiscono per contaminare e alterare quello della vostra cannabis. Inoltre dovete sapere che i prodotti acrilici di bassa qualità, sempre in seguito al surriscaldamento, possono rilasciare sostanze chimiche anche tossiche.
Silicone
Una delle novità che ha preso più piede negli ultimi anni sono i bong in silicone. Avete presente i prodotti da cucina in materiale morbido, flessibile e colorato?
Ecco sono fatti proprio di quella lega indistruttibile e atossica di silicone che sembra gomma ma è di gran lunga migliore. I vantaggi di questo materiale sono molteplici e invitanti: come abbiamo detto non rilascia tossine e aggiungiamo anche che i vostri preziosi aromi saranno salvi da interferenze visto che la fumata con il bong in silicone è assolutamente neutra in quanto a sapore. Inoltre il fatto che siano così resistenti li rende perfetti da portare con voi in viaggio o da utilizzare durante i party sfrenati, quando è presente anche l’amico più maldestro che dopo il primo tiro è già pronto a fare danni.
Anche parlando del prezzo il silicone può essere allettante, infatti è generalmente più economico di vetro e ceramica anche se ha prezzi normalmente maggiori delle alternative in acrilico. Un’altra buona notizia è che è piuttosto facile da lavare, ma non essendo trasparente sarà più difficile capire quando l’acqua va cambiata. Per caratteristiche intrinseche alla composizione chimica del materiale in questione questi bong non sono soliti avere decorazioni particolari anche se spesso vengono prodotti con colori accesi.
Ceramica
I bong in ceramica sono solitamente i più particolari e creativi tra quelli in circolazione. Alcuni addirittura sono pezzi unici prodotti da artisti specializzati nella creazione di questa speciale branca della ceramica. Se amate le opere d’arte e siete desiderosi di mettere in mostra la vostra pipa ad acqua allora la ceramica sarà una buona scelta che vi concederà di dare spazio alla creatività.A livello qualitativo il fumo offerto dai bong in ceramica è di ottima qualità, certamente superiore a quello in acrilico e comparabile con quello del più tradizionale in vetro. Sempre in confronto a quest’ultimo possiamo dire che la ceramica è un po’ più robusta ma un urto o una caduta potrebbero essergli assolutamente fatali. Per quanto riguarda i prezzi diciamo che sono mediamente costosi, ma tanto dipende dal design e dalle particolarità intrinseche dell’oggetto, ovvero un bong assolutamente semplice avrà prezzi abbordabili mentre uno d’artista potrebbe essere molto più costoso della media. Anche in questo caso la camera ad acqua non sarà trasparente quindi la necessità di lavaggio e cambio di liquido sarà difficilmente individuabile ad occhio.
Vetro
Se siete determinati a diventare appassionati fumatori di bong forse il vetro è la scelta che fa per voi. Classico, elegante e raffinato il vetro è il materiale preferito dal bonger professionista che non ama sperimentare e perdere tempo con materiali minori. Quello che è sicuro è che in quanto a purezza del fumo è sicuramente il materiale che nessuno contesta perché è quello che offre un sapore più puro. I design a disposizione anche in questo caso sono parecchi ma solitamente ogni bong in vetro parte da prezzi mediamente elevati e le versioni più complesse possono essere particolarmente costose. Allo stesso tempo purtroppo questi strumenti sono famosi per essere estremamente delicati e per andare in frantumi al minimo urto. Tuttavia quelli in vetro fatti con leghe superiori sono più robusti e sono anche più resistenti ai graffi che può creare un lavaggio troppo estremo.
Altra pecca è il fattore pesantezza, ovviamente questi strumenti non potranno essere leggeri quanto quelli in silicone o in acrilico, ma anche qui esistono varietà più o meno pesanti. Insomma non fatevi scoraggiare da prezzo, peso e delicatezza: i vantaggi del bong in vetro sono notevoli. Oltre a veicolare egregiamente il sapore della cannabis essendo trasparenti e permettono di visionare la pulizia della camera ad acqua, sono più igienici in quanto meno porosi e antibatterici, inoltre essendo conduttori di calore scarsi permettono un’impugnatura sicura e confortevole durante la combustione.
Come usare il bong per la marijuana
La prima cosa da fare è versare dall’apertura in alto l’acqua (di bottiglia o potabile di rubinetto). Ogni bong ha diversi livelli a seconda della capienza, ma in generale è necessario rimanere a circa 3 centimetri dall’attacco del gambo. Poi bisogna inserire la cannabis spezzettata nel braciere senza pressarla troppo. Per molti tipi di bong è meglio non utilizzare cannabis eccessivamente tritata per impedire che il materiale venga risucchiato nella pipa durante l’aspirazione.
In generale si può riempire il braciere a metà o appena sotto la soglia di contenimento, ma mai farlo strabordare. Quando si è pronti a fumare basterà prendere il bong nel corpo centrale con la mano non dominante e l’accendino con l’altra. Ora, dopo aver appoggiato le labbra sul boccaglio, mentre con la mano che lo regge tappate con un dito il buco della frizione, con la fiamma dell’accendino scaldate la sommità del braciere e, quando si sarà formato il fumo, aspirate. Con il dito sul foro di frizione modulate la salita del fumo. Se non riuscite ad aspirare tutto in una volta il fumo accumulato nel bong potete tappare con una mano l’imboccatura e aspirare il contenuto intrappolato dopo un po’. Per avere un’altra boccata basterà scaldare nuovamente il braciere. Al termine dell’utilizzo è necessario pulire bene il braciere da residui, rimuovere l’acqua dalla base, lavare il tutto con acqua calda (senza detergenti) e fare asciugare bene in ambiente ventilato perché non si accumuli umidità all’interno dell’ampolla.
Perché si sceglie il bong per fumare cannabis
I motivi che spingono alcuni consumatori di cannabis a scegliere il bong è che questa tecnica è perfetta per chi vuole assumere grosse quantità di cannabis e ottenere un effetto intenso. Inoltre il raffreddamento e il filtraggio dato dall’acqua fanno si che il fumo inalato sia meno dannoso e irritante per l’apparato respiratorio. Poi come immaginate può essere uno strumento divertente da usare in gruppo o per sperimentare nuovi sapori. Per esempio è possibile utilizzare infusi e tè al posto dell’acqua per ottenere aromi particolarissimi, insomma il bong è l’ideale per chi ama consumare in modo creativo la cannabis e sfruttare al massimo le sue potenzialità.